I CARRISTI DI ACIREALE
Sono sempre stata incuriosita dall’operato dei carristi, un po’ come tutti gli Acesi che a Febbraio possono godere del più bel carnevale di Sicilia. Cosi quando il cosiddetto “Mario Scan” mi informò che avrebbe intrapreso la sua prima esperienza come Maestro Carrista, realizzando un carro tutto suo, non potevo che controbattere dicendo: “Beh! Allora vengo a fotografare il tuo lavoro!”
Iniziai quel novembre 2016, entrando in un mondo tutto nuovo, documentando un lavoro fuori dal comune e per certi versi bizzarro! Era, insomma, insolito sentire discorsi come:
“Sistema la stoffa per l’interno degli ortaggi”; oppure: “è pronto il carpianto?”;o ancora: “l’amido per il fuoco della padella è stato fatto?”
Ma non solo! Loro saldano, tagliano il ferro, compongono favole divertenti e satiriche a partire dalla carta straccia di giornale; il tutto in un atmosfera simpatica e divertente come vuole che sia il carnevale. Non mancavano certo notti insonni, oberati di lavoro e con l’ansia di arrivare pronti per quella fatidica data del Giovedì Grasso.
Un luogo quasi senza tempo, come entrare in un mondo fuori dal reale fatto di persone e personaggi. C‘era chi mi raccontava la sua vita, chi mi faceva ridere con le sue manie per l’espanso, chi era fotogenico e chi mi rimproverava: “Alessandra, ora finiscila cu sta machina fotografica!”
Quando finisci il tuo progetto, lasci lì un pezzo di cuore, ti allontani fisicamente dalle vite che ti hanno accompagnato per quel periodo ma la magia della fotografia è anche quella di lasciare un ricordo indelebile e condivisibile.
Grazie a Mario Scan, Orazio, Salvo, Marco, Paolo, Marco piccolo, Salvatore, Michele, Zu Pippo e a tutti quelli che ho conosciuto nell’incessante andirivieni nel cantiere di questi artigiani maestri, nella Cittadella del Carnevale di Acireale.